L’adeguata verifica della clientela resta uno degli obblighi più onerosi in materia di antiriciclaggio cui è chiamato il professionista in qualità di soggetto obbligato.
Una bussola per muoversi in tale contesto è rappresentata dal documento approvato dal CNDCEC.
All’identificazione del cliente debbono, infatti, seguire altri adempimenti, a partire dalla valutazione del rischio di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo inerente alle attività svolte dal professionista. Sul punto, le regole tecniche del CNDCEC forniscono una serie di classificazioni con valenza meramente esemplificativa, che, in quanto tali, non esimono l’obbligato dal dover porre in essere in prima persona un processo di valutazione “autonomo”.La soglia di guardia si innalza per attività che hanno particolare impatto finanziario e patrimoniale Fonte: Il Sole 24 ore di lunedì 1 aprile 2019
Antiriciclaggio, workshop Padova 7-5-2019
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